Sottovalutano la sofferenza del feto e non ne impediscono la morte: condannati medici e ospedale.
14 Settembre 2015
Una specializzanda e un professore dell’'ospedale Maggiore di Parma sono stati recentemente condannati per “aborto colposo”, la prima a 4 mesi di reclusione, il secondo a sei. Avevano visitato una donna all’ottavo mese di gravidanza gemellare e, nonostante il tracciato desse indicazioni precise di sofferenza del maschietto, non erano intervenuti in alcun modo, sottovalutando la situazione e rinviando alla data gia’ stabilita per il cesareo.
Dopo qualche giorno, il bambino moriva per arresto cardiaco.
Ordinato anche il risarcimento per i genitori, 150mila euro per la madre, 147mila per il padre.
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